Home Events “Vita? O teatro?” incontro con l’opera e la figura di Charlotte Salomon . Intervengono lo storico dell’arte Tomaso Montanari e la scrittrice Lilith Moscon

“Vita? O teatro?” incontro con l’opera e la figura di Charlotte Salomon . Intervengono lo storico dell’arte Tomaso Montanari e la scrittrice Lilith Moscon

“Vita? O teatro?”  «È tutta la mia vita», così confessa Charlotte al suo medico francese affidandogli centinaia di tempere e di fogli manoscritti. Alcune settimane dopo, incinta di cinque mesi, viene deportata e poi subito uccisa ad Auschwitz, il 10 ottobre del 1943. Concepito in una situazione di solitudine estrema, “Vita? O Teatro?” è il frutto di mesi di incessante lavoro di una giovane donna fuggita dalla Germania nazista che aveva voluto con quest’opera costruirsi un baluardo contro il caos del mondo. Oggi resta un monumento artistico e letterario, quasi un’opera d’arte totale di una forza sconvolgente, un capolavoro senza precedenti.

Charlotte Salonon (Berlino, 1917 – 10 ottobre 1943), giovane artista berlinese, è stata l’ultima studentessa ebrea dell’Accademia di Belle Arti. Alla fine del 1938, fugge dalla Germania per raggiungere i nonni materni vicino Nizza. Qui Charlotte viene a sapere che la famiglia materna è segnata da una lunga catena di suicidi, quello della madre e quello della zia di cui portava il nome. Dal 1940 al 1942, dipinge più di mille tempere dai colori intensi e luminosi, realizzate esclusivamente con i tre colori primari e il bianco, in cui si avverte in particolare l’eco dell’Espressionismo tedesco. Nei testi trascrive la sua storia, percorsa da una forte vena poetica, a tratti anche da un’ironia sconfinante nel sarcasmo, e sostenuta da ampi riferimenti musicali. Da questo insieme Charlotte sceglierà 781 tempere che formeranno, insieme ai fogli manoscritti, il romanzo della sua vita: “Vita? O Teatro?” Un Singspiel. Alla fine del settembre 1943, Charlotte e il compagno vengono denunciati, arrestati e poi deportati ad Auschwitz. Charlotte viene probabilmente uccisa tre giorni dopo l’arrivo.

Questo è un ulteriore incontro che si inserisce nella rassegna che abbiamo intitolato “Testimonianza, narrazione, pensiero: la memoria del passato per la costruzione del futuro”. Sull’opera e sulla figura di Charlotte Salomon dialogheranno lo storico dell’arte Tomaso Montanari e la scrittrice Lilith Moscon.

Tomaso Montanari è rettore dell’Università per Stranieri di Siena. Per Einaudi ha pubblicato: “A cosa serve Michelangelo?” (2011), “Il barocco” (2012), “Costituzione incompiuta” (2013 con A. Leone, P. Maddalena e S. Settis), Privati del patrimonio (2015), “La libertà di Bernini” (2016), “Contro le mostre” (2017, con V. Trione), “Velasquez e il ritratto barocco” (2018), “L’ora d’arte” (2019), “La seconda ora d’arte” (2021) e “Chiese chiuse” (2021).

Lilith Moscon è laureata in filosofia, diplomata in psicodramma presso l’istituto Psychodramaforum di Berlino e in Linguaggio Sensoriale e Poetica del Gioco presso il Teatro de los Sentidos di Barcellona. Collabora con la rivista online Doppiozero e con la casa editric Telos in qualità di formatrice.
Per ragazzi ha pubblicato “Vedo, non vedo, vedo più in là” (Einaudi Ragazzi, 2013), “Un regalo para Nino” (A buen paso, 2016),  “Il mago Tre-Pi” (Telos Edizioni, 2017), “Il piccolo regno nel bosco” (ELI Edizioni, 2018), “La mas grande del mundo!” (Combel Editorial, 2018), “Lola busca su cola” (Combel Editorial, 2018),  “Monsieur Magritte” (Libri Volanti, 2018), “L’archeologo delle parole”(Telos Edizioni, 2018), “Anche Superman era un rifugiato” (Il Battello a Vapore, 2018), “Il ragazzo dal mare negli occhi” (Telos Edizioni, 2019), “La fattoria degli animali di George Orwell” (Gallucci 2020).

L’evento è organizzato con la collaborazione della Libreria LIBRACCIO di Firenze.

INFO E PRENOTAZIONI

www.ideerranti.it  tel. 3533521922

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