“Primo Levi e Hannah Arendt di fronte al male” – incontro con Wlodek Goldkorn e Ornella Crotti
“Comprendere è impossibile, conoscere è necessario. Perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte e oscurare: anche le nostre”… (pag 189 Appendice di Se questo è un uomo scritta da Levi nel 1976).
Il valore della testimonianza di chi è sopravvissuto, lo spessore di un vero grande autore del ‘900 nella lettura che ne dà lo scrittore Wlodek Goldkorn a confronto con la prospettiva storico-filosofica nell’interpretazione del ruolo che ebbero gli uomini nel produrre e perpetrare il male di una delle più intense e instancabili pensatrici del Ventesimo secolo, così come ce la restituisce la studiosa Ornella Crotti.
Primo Levi e Hannah Arendt seppero edificare con la forza attiva del pensiero la loro opera, indelebile costruzione che si oppone alla distruzione: una battaglia per la sopravvivenza del mondo umano nella sua interezza di loro che avendo subito come esseri umani e come intellettuali la minaccia e l’oltraggio del male estremo, seppero con la forza del pensiero e dell’immaginazione, vincerne la potenza distruttrice, restituendogli intellegibilità e così costruendo per il passato, per il presente, per il futuro, conoscenza.
Lo scrittore Wlodek Goldkorn, residente in Italia, a Firenze, da molti anni, saggista, giornalista, ha scritto molto sull’ebraismo e sull’Europa centro-orientale. Ha pubblicato da ultimo due romanzi illuminanti per Feltrinelli: “Il bambino nella neve” nel 2016 con il quale si è affermato come romanziere vincendo anche premi e più di recente nel 2019 “L’asino del messia”. Per Bollati Boringhieri ha pubblicato nel 2020 una nuova edizione ampliata del saggio “La scelta di Abramo. Identità ebraiche e postmodernità”.
La Professoressa Ornella Crotti ha conseguito il Dottorato di ricerca in “Filosofia etica e politica” presso l’Università degli Studi di Verona dove ha svolto l’attività di docente di Filosofia. Collabora nell’ambito del “Dipartimento di Scienze umane” dell’Università di Verona con il Centro di ricerca “Asklepios. Filosofia, cura, trasformazione” ed è docente per il “Centro Studi interculturali” nel Master “Comunicazione interculturale e gestione dei conflitti”. Studiosa del pensiero di Hannah Arendt e di Agnes Heller ha al suo attivo diverse pubblicazioni. Tra queste:“La bellezza del bene. Il debito di Hannah Arendt nei confronti di Immanuel Kant” del 2010 (Edizioni Accademiche italiane) e per la casa editrice Mimesis il libro “Agnes Heller. Un’etica in cammino” del 2020.
L’evento è organizzato insieme a Roma Culture – Biblioteche e alla Casa delle Letterature.
Prenotazioni: casadelleletterature@bibliotechediroma.it