Testimonianza, narrazione e pensiero: la memoria del passato per costruire il futuro – Incontro con Edith Bruck – interverrà la scrittrice Francesca D’Aloja
Edith Bruck, di origine ungherese, è nata nel 1931. Nel 1944, poco più che bambina, viene portata con la sua famiglia nel ghetto di Budapest e poi ad Auschwitz, Dachau, Bergen-Belsen. Sopravvissuta alla deportazione, dopo anni di pellegrinaggio, approda definitivamente in Italia dove adotta la lingua italiana per scrivere le sue opere.
I suoi libri sono stati tradotti in svariate lingue e hanno ricevuto numerosi premi letterari.
L’incontro con Edith Bruck si incentra sui suoi ultimi tre libri pubblicati da La Nave di Teseo nel 2021: “Il pane perduto” che ha vinto il Premio Strega Giovani 2021 e il Premio Letterario Viareggio Rèpaci, “Tempi” e “Andremo in città”, uscito per la prima volta nel 1962 e ora ristampato.
“Il pane perduto” è certamente un libro di testimonianza di grande valore e consegna al lettore una memoria intatta di un orrore che crediamo di conoscere ma che per la sua enormità ci sconvolge ogni volta. Edith Bruck ci parla di quanto ha vissuto con parole che non descrivono, ma che esprimono l’oltraggio e l’annientamento della persona che il campo perpetrava sui reclusi. La perdita del senso della vita da parte di chi cercava di sopravvivere. Nessun odio nelle sue parole, ma solo la volontà di ricordare tutto, anche quella luce istantanea accesa da una parola o da un gesto che risvegliano l’identità della persona e quella “volontà di credere che in fondo al buio c’è la luce”; quasi incredibile per chi ha vissuto quell’orrore. Il linguaggio della Bruck è asciutto, essenziale, crudo, mai ricercato. Questo linguaggio accresce l’intensità del libro.
“Tempi” è una raccolta di poesie che esprime una meditazione profonda sui tempi e le vicende dell’avventura umana; una grande lezione di vita che non nasce da un’esigenza letteraria, ma dall’urgenza di scrivere, dialogare, condividere. Un insegnamento morale che le fa dire “il nostro dovere è vivere e mai morire”. “La condivisione fin da piccoli è creatrice di pace, di un mondo nuovo che non è mai esistito”.
“Andremo in città” è una raccolta di racconti dai toni struggenti ispirati da un’infinita fiducia nella capacità delle persone di resistere alla tragedia.
Interverrà con l’autrice la scrittrice e attrice Francesca d’Aloja.
Il libro “Il pane perduto” verrà dato in omaggio ai partecipanti con meno di 25 anni.
L’evento è organizzato in collaborazione con la Libreria Libraccio di Roma.